L’esponente del Partito democratico, ex militante di Lotta Continua, nell’interrogazione che ha presentato ha specificato che la coppia neroniana ha sei figli, tolti loro dal Tribunale “in quanto ne avrebbero trascurato l’igiene personale”, perché “il padre sarebbe stato assente per la maggior parte della giornata” e la madre avrebbe “manifestato difficoltà nell’esercizio della funzione educativa”. Un provvedimento preso sulla scorta della relazione di due educatrici: “Le condizioni economiche della famiglia sono alquanto precarie. La casa è molto piccola e sporca, la madre non lava abbastanza i suoi figli, non li sa gestire e non si preoccupa del ritardo scolastico di alcuni di loro”.
I bambini da tre anni vivono in una struttura di accoglienza al Lido dei Pini e la mamma può vederli per due ore al giorno. Il senatore Manconi ha sostenuto che non si può allontanare un minore dalla sua famiglia solo perché povera.
Ai ministri Poletti e Orlando, l’onorevole ha così chiesto di sapere se realmente il Comune ha speso sinora mezzo milione di euro per mantenere i bambini nella comunità, specificando che, in tal caso, si tratterebbe di “una cifra che, diversamente investita, avrebbe potuto consentire alla famiglia una più adeguata sistemazione abitativa e un’assistenza capace di superare limiti e carenze, senza allontanare i figli dai loro genitori”.