La Regione Lazio ha rinnovato le autorizzazioni per l’attività della discarica di Borgo Montello, che potrà contenere 25 mila tonnellate in più di immondizia, grazie all’AIA “ampliata” concessa ad Ecoambiente. Lo sblocco è stato determinato dal rispetto dei criteri economici (presentate le fidejussioni), urbanistici (la tanto criticata variante del dicembre 2013) e ambientali (il proseguimento della bonifica dell’invaso S0). Una vittoria prima di tutto dell’ex patron della discarica, Bruno Landi, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Cerronopoli che iniziò l’iter dell’ampliamento fin dal 2009. Una sconfitta per i cittadini che abitano a ridosso della discarica: «E’ vergognoso approvare l’AIA vista la diffida inviata con l’evidenza di documenti negli atti che riportano notizie non vere», tuonano i residenti. «Invieremo sicuramente denuncia alla Procura e anche alla Comunità Europea».
Non ci si aspettava che il Pd al Governo regionale procedesse con questa autorizzazione, che crea evidenti imbarazzi anche nella politica locale. Ora tra l’altro Ecoambiente potrà partire anche con la realizzazione degli impianti per tmb (180 mila tonnellate di indifferenziata l’anno) e compost (30 mila tonnellate).