«Procedure semplificate, un fondo ad hoc per lo sviluppo e la valorizzazione del settore, attenzione per talenti e mestieri nonché per le nuove tecnologie. Sono questi i punti forti del nuovo testo unico sull’artigianato del Lazio approvato dal Consiglio regionale, un legge finalizzata a sostenere e rilanciare il patrimonio professionale ed economico che tale settore rappresenta anche per la provincia di Latina».
Il consigliere regionale Enrico Forte commenta così il via libera da parte dell’aula della Pisana alla legge sull’artigianato che introduce una serie di importanti novità e rilancia strumenti di supporto alle imprese che stanno attraversando un periodo di crisi profonda già da alcuni anni.
«Gli ultimi studi realizzati da Infocamere e aggiornati al terzo trimestre 2014 – sottolinea Enrico Forte – ci rilanciano l’immagine di un settore in grande difficoltà sia nel Lazio che in provincia di Latina. Se alla fine del 2013 le imprese iscritte all’albo dell’artigianato sul territorio pontino erano 57.952, nel corso del 2014 tale cifra si è ridotta: nel primo trimestre dell’anno erano 57.509, nel secondo 57.652 e nel terzo (ultimo dato disponibile) 57.686. La crisi in atto rischia di veder ridotte ulteriormente le realtà professionali con grave danno per l’intera economia pontina all’interno della quale gli operatori dell’artigianato rappresentano una ricchezza ed un patrimonio fondamentale. Il nuovo testo unico quindi – prosegue il
consigliere regionale pontino – inserisce una serie di strumenti per rilanciare l’artigianato e supportarlo. Nasce innanzitutto la figura del “maestro artigiano” e con questa le botteghe scuola per la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri e la formazione dei giovani; particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione, alle nuove tecnologie e al commercio elettronico per fare in modo che anche questa economia viaggi al passo con i tempi. Sul fronte del sostegno concreto la legge prevede l’istituzione del “Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato laziale”, la cui entità sarà oggetto di una successiva deliberazione del Consiglio e sarà inoltre varato un piano triennale di interventi che consentirà di far partire i nuovi bandi del settore, fermi praticamente al 2009. Sono anche previste agevolazioni per ristrutturazioni, acquisto di macchinari, sicurezza dei locali; valorizzazione di ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica; occupazione e ricambio generazionale; fiere e sostegno dell’artigianato artistico e tradizionale. La normativa dedica particolare attenzione all’innovazione tecnologica, al coworking, all’e-commerce, alle attività ecosostenibili, all’occupazione femminile e delle categorie svantaggiate, alla sussidiarietà e all’internazionalizzazione. Infine il testo unico ha introdotto una serie di semplificazioni burocratiche: comunicazione unica, cancellazione delle commissioni provinciali e dell’osservatorio per l’artigianato. La nuova legge introduce un cambio di passo per l’artigianato – conclude – e dimostra come la Regione sia vicina alle realtà economiche del territorio. Sono inoltre convinto che le nuove norme potranno aiutare le decine di migliaia di imprese artigiane della provincia di Latina ad uscire dalla crisi e rilanciare la qualità della propria produzione».