Il padiglione della Regione Lazio presenterà oltre 100 eccellenze regionali e rimarrà aperto per l’intera durata dei sei mesi di Expo: da maggio a fine ottobre.
L’inaugurazione è prevista il 5 maggio alle ore 12.00 alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma, Ignazio Marino.
LE NOSTRE ECCELLENZE IN VETRINA
Sono 100 le eccellenze del Lazio pronte per l’Expo 2015. Molte di queste vengono dalle nostre zone come il Vino del Circeo, di Nettuno, di Marino, di Aprilia, dei Castelli Romani e dei Colli Albani, il Sedano Bianco di Sperlonga, l’Oliva di Gaeta, la Salsiccia al Coriandolo di Monte San Biagio, l’Olio delle Colline Pontine, il pane di Lariano, il Prosciutto di Bassiano, i Carciofi di Sezze, il Kiwi di Latina, il Fiordilatte dell’Agro Pontino, il Prosciutto di Cori cotto al Vino, il Moscato e la Favetta di Terracina, la Fragolina di Nemi, il Pane Casereccio di Genzano e la Porchetta di Ariccia, la Pupatta Frascatana. Oltre a questi, gli altri della nostra regione. È possibile visionare la lista completa all’indirizzo: http://www.lazioexpo2015.it/prodotti/.
COSA SIGNIFICA PER IL LAZIO L’EXPO
Expo 2015 è una straordinaria opportunità per il Lazio. Una vetrina universale dove il sistema-Lazio potrà essere valorizzato in tutti i suoi punti di forza: dall’attrattività turistica al patrimonio storico, artistico e culturale, dalla risorsa del mare alla nostra forza verde, dalla qualità dei nostri prodotti al valore dell’innovazione e della ricerca. A quest’appuntamento il Lazio si presenta unito, sta facendo squadra, forte di un progetto condiviso tra Regione, Roma Capitale, Province, Comuni, associazioni di categoria e università. Tutti insieme, per costruire un disegno unitario di promozione e un progetto organico di sviluppo, incentrato sulla valorizzazione della ricchezza culturale e sulla promozione dell’unicità dei prodotti “made in Lazio”. La dimensione globale, all’interno della quale si collocano ormai anche le scelte e le strategie di un’amministrazione locale, ci porta per di più a vedere l’Expo come un formidabile acceleratore di sviluppo, più che una singola opportunità promozionale.